l Timpone c'era una timpa. Sulla timpa c'era un lupo che stava mangiando le pecore, che erano arrivate da San Domenico. |
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Il lupo vede noi bambini e scappa. Seguiamo le tracce e lo troviamo che sta bevendo alla fontana. Allora il lupo scappa di nuovo e va a Vigna Chiesa a mangiare l'uva; ma i monaci lo vedono e lo rincorrono. Il lupo furbacchione fugge di nuovo e va nella Variante, dove, affamato, entra nel bar "U' Vicc'" e compra un gelato, un lecca-lecca e si fa un bel tatuaggio. Dopo aver mangiato decide di andarsi a divertire. Così scende verso la nostra scuola. Quando i bambini piccoli lo vedono, si spaventano e chiudono le porte e le finestre. Il lupo si fa un giro sulle giostrine e poi bussa alla porta. I bambini si nascondono sotto i banchi e dietro lo specchio; la signora Pina, impaurita, si chiude nel bagno e nessuno risponde. Così, scontento, se ne va in Villa, attraversa il viale e va sullo scivolo. Tutti i bambini quando lo vedono, scappano. Il lupo solo, non sa cosa far e dice "Oh, povero me! Nessuno mi può vedere!". Allora lo invitiamo a giocare, lo facciamo pranzare con noi e poi lo accompagniamo nel bosco di San Domenico. |